Come fare l’amore con una ragazza vergine

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Fare l’amore è qualcosa di unico e speciale per lui e per lei, e prima o poi tutti (o quasi) lo faranno nella propria vita.

C’è chi ha la fortuna o sfortuna di farlo nell’età della prima giovinezza, durante i primi cenni adolescenziali, e chi per scelta o per caso lo fa in un età più matura.

Il sesso negli ultimi anni si è evoluto, prima infatti si usava arrivare alla verginità fino al giorno del matrimonio (quanti però hanno finto?), oggi invece questo enorme tabù che ha condizionato il percorso sessuale dei nostri genitori etc, è stato superato e al contrario ci si informa, educa o meno, a fare sesso quando ci si sente sicuri e quindi al momento ideale, al di là dell’età e delle preoccupazioni, quest’ultima eccetto vi è con precauzioni.

In sintesi possiamo definire il sesso come un bisogno reale, umano, ed emotivo in grado di soddisfare ed unire parzialmente o totalmente il/i partner, che siano etero, omosessuali etc, e di qualsiasi etnia esso/a sia.

Il sesso moderno, però, seppur più libero e consapevole, dev’essere accompagnato da un pizzico di antichità o tradizionalismo, che ne riservano i valori di principio.

Soprattutto, per chi si avvicina per la prima volta a questo fantastico momento.

Come si fa per la prima volta?

La prima volta dev’essere vissuta con calma, un pizzico di follia e consapevolezza. Ci sono infatti dei passaggi ideali e consigliabili da seguire per migliorare la gioia del momento.

Innanzitutto bisogna che i due partner ne parlino con serenità e maturità, e che si arrivi ad una totale sicurezza e confort sia a livello fisico che mentale.

Raggiunti (a volte erroneamente lo si da per scontato), l’equilibrio che serve, va creata l’intesa. Si inizia a stimolare, stuzzicarsi, sempre con dolcezza, a toccare e palpeggiare la ragazza nelle zone alte, quali seno, collo etc, per stimolare l’eros e trasmettere passione e coinvolgimento erotico alla donna.

Accompagnare il tutto con baci lunghi, intensi e costanti. La donna vi farà capire di voler andare oltre quando inizierà a guardarvi con occhi socchiusi, ed emozionati, e presa anche lei, inizierà a ricambiare con un abbraccio, e magari toccandovi quello che per lei in quel momento conta tanto, la zona toracica, poiché sinonimo di sicurezza maschile.

Man mano che l’eccitazione cresce, inizia a spogliarla, sempre lentamente e mentre lo fai, parlale e fargli dei complimenti, la stima del partner equivale alla cessione dei difetti che spesso si pone una donna al suo primo rapporto sessuale (ma gli piaccio? che pensa del mio corpo?).

Il momento focalizzante

Arrivati nel focus del momento, toglile le mutandine lentamente e per non farla sentire in imbarazzo, baciala da su a giù, fino ad arrivare nella zona vaginale, continuando sempre più intensamente ed internamente prova ad alternare il tutto con tocchi e palpeggi al seno e fondo schiena, passando per le gambe mentre fai scivolare la mano, continuando poi con baci intensi con la lingua e quando ti accorgi che lei è bagnata, leccagliela tutta la figa, senza scalpore.

Vi farà capire di voler andare al sodo, ma abbiate pazienza e prima di procedere andando al punto, assicuratevi di aver soddisfatto abbastanza i preliminari necessari, lo capirete in maniera naturale e parsimoniosa anche dal vostro stato di erezione, e dalla condizione che si è creata nel durante.

Arrivati al dunque, cerca di toccarla e stimolare la figa con le mani (oltre che con la bocca), dopodiché avvicinandoti a lei in posizione sublime e con la solita e dovuta dolcezza, infila il pene eretto.

Inizialmente sarà dura per entrambi, difficoltoso e a tratti scoraggiante, ma non c’è niente di più bello che fare l’esperienza più bella in maniera pazientata e naturale.

Se avete difficoltà di penetrazione vaginale, si può provare con un po di saliva (di lui) vicino al glande del pene, e provare ad alternare la spinta.

Arrivati alla penetrazione semplice ed iniziale, con glande semi o del tutto entrato, si può iniziare a spingere lentamente ma con la giusta forza, fino ad arrivare a dargli il colpetto di grazia.

Va ricordato, che la donna è da rispettare quando avverte dolori, tuttavia non fatevi prendere dall’ansia e ignorate ogni tipo di vaga preoccupazione.

Non abbiate fretta, ma al contrario, godetevi il momento.

Cosa succede dopo lo sverginamento?

La perdita della verginità femminile avviene con la lacerazione o rottura dell’imene durante la penetrazione, e può essere di tipo parziale o totale. Solitamente bastano 5-6 cm, per sverginare una ragazza, a volte poco più e a volte poco meno, dipende da come lo fate e soprattutto da com’è fatta naturalmente lei.

Con la perdita della verginità la donna accusa diverse macchie di sangue di colore roseo, anche se molto spesso non accade nulla, la si perde e basta.

Dove farlo per la prima volta?

Come posto ideale per la prima volta è ovviamente consigliabile il letto, ma in caso di impossibilità ci si può adattare anche in macchina, in quel caso meglio posizionarsi dietro per facilitare il posizionamento.

Qual’è la posizione ideale per farlo?

Le posizioni ideali per fare sesso vaginale con una ragazza vergine, sono la posizione del missionario (classica), cioè il maschio sopra e la donna sotto distesa, oppure la donna sopra e voi che la penetrate da sotto sdraiati o seduti, sia che lei sia davanti a voi (frontalmente) che girata.

Piccolo suggerimento

Se la donna accetta, vi sarà utile e in alcuni casi fondamentale, la masturbazione, come aggiunta ai preliminari suggeriti sopra.

Ovviamente se c’è anche dell’altro che la donna accetta o si offre si fare, è maggiormente gradito e gioca un ruolo in più a favore di entrambi.

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