Scopata dallo zio, dopo quella estate di sesso piccante tutto è cambiato.
Scopata con zio.
Come al solito, il 15 agosto lo passavo in bella vacanza tra le colline della Toscana, laddove nessuno mi avrebbe potuto raggiungere.
In perfetto equilibrio mentale, da sola con la mia famiglia, lontano dallo stress della quotidianità e dalle persone fastidiose come il mio ex.
Al tempo non pensavo che sarebbe potuto succedere qualcosa di strano tra quelle colline toscane, tutt’altro.
Sembrava soltanto un’avventura come un’altra: la famiglia che si riuniva, zii e zie incluse, dopo essersi liberati dagli impegni di lavoro.
Scopare con zii al tempo mi sembrava un qualcosa al limite dell’impossibile. Un qualcosa che alla fine dei conti si è realizzato.
L’inizio sul balcone.
Al tempo ero solo una studentessa o poco più. Mi piacevano le cose comuni.
Avevo venti anni circa e mi piaceva un sacco vivere le avventure, leggere, viaggiare e così via.
Da poco tempo mi ero lasciata con il mio ragazzo per una motivazione abbastanza squallida e non riuscivo ancora a capacitarmene.
Fu forse per quello che al calare della sera del Ferragosto mio zio, fratello di mia madre, mi vide triste sul balcone.
Solitaria come non mai, non posso negare di aver sofferto non poco in quei giorni.
C’era quella specie di sentimento di errore: e cosa se ero io ad aver sbagliato? Fortunatamente mio zio non sapeva di tutto questo.
Era un uomo di 35 anni abbastanza riservato e… sposato.
Aveva due maschietti e un’aria infelice sulla faccia. Quasi come se gli mancasse qualcosa nella vita, quel qualcosa che lo avrebbe reso immediatamente più libero e felice.
Già al tempo avevo intuito cosa fosse quel strano sentimento.
Era la quotidianità, la normalità delle cose, come la chiamava lui, ad aver influenzato il suo comportamento.
Quando mi aveva raggiunto sul balcone, sembrava strano.
Aveva degli occhi lucidi e profondi; il volto era una maschera di dolcezza, ma al loro interno riuscivo a percepire quella strana voglia che aveva proprio di me.
Era una situazione strana, quasi imbarazzante. Insomma, lui era sposato e aveva pure due figli.
Come poteva volere me? La sua moglie? Un sacco di domande nacquero nella mia testa, una dopo l’altra.
Tutte scomparse non appena mi iniziò a parlare.
La sua voce sembrava… strana. Era come se tremolante. Eppure restava decisa di sé.
Una voce solida, supportata da una ferrea volontà.
Una notte che non posso scordare.
Scopare con zii era una specie di tabù per me. Non lo aveva mai fatto prima di allora ed era una sensazione strana.
Anche quando aveva iniziato ad accarezzarmi il volto con le sue mani ruvide e stanche di lavoro, quando mi aveva guardato sussurrandomi dolci parole.
Non avevo saputo resistere o fermarlo.
Prima mi aveva tolto la maglietta di dosso ed ero rimasta solo nel reggiseno; dopo è andato via anche quello.
Piano-piano ci siamo spogliati fino alla nudità totale e beh… dopo aver iniziato sul balcone, dove saremmo potuti essere scoperti ed era ancora più eccitante.
Alla fine dei conti abbiamo scopato per un bel po’, finché alla porta non ha bussato qualcosa.
Ma quella è tutt’altra storia.
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